Mattia Bianchi
Mattia Bianchi nasce nel novembre del 1987 in una famiglia contadina residente da generazioni nella rigogliosa Valpolicella. Sin dalla prima infanzia si innamora di quel laboratorio magico dove viene rapito dai profumi e dal gusto dei prodotti del proprio orto trasformati dalle sapienti mani della nonna Carla, la sua prima vera maestra. Si innamora quindi dell’arte culinaria e decide di frequentare l’Istituto Alberghiero di Bardolino dove una volta conseguito il diploma, vuole iniziare sin da subito le proprie esperienze lavorative, prima come stagista all’“Hotel Villa Quaranta”, poi a “Villa del Quar” con lo Chef Bruno Barbieri. La voglia di esplorare ed approfondire i molteplici aspetti di quest’arte gli fa presto volgere lo sguardo verso l’estero per intraprendere nuove esperienze di crescita lavorativa e non solo. La prima tappa è Londra nel 2009 al “Cecconi’s Restaurant” di May Fair un tempo di proprietà di un pastaio veneziano, poi successivamente acquisito da “Soho House”, leader della ristorazione mondiale. Durante questa esperienza quinquennale Mattia ha avuto l’occasione di cucinare privatamente per grandi star hollywoodiane, tra cui Bruce Willis e Brad Pitt, e presenziare con i propri piatti ad eventi internazionali come il “Festival del cinema” di Cannes. Nel 2014, con l’intento di voler crescere ulteriormente e approfondire le sue conoscenze culinarie internazionali, decide di salutare l’Inghilterra e di volare in Australia. Inizia così un periodo di intensa attività dove lavora prima a Perth presso il “Rockpool” condotto dallo Chef Neil Perry, successivamente si sposta a Brisbane presso “Aria Restaurant” con lo Chef Matt Moran per poi scegliere il “Bentley Restaurant” di Sidney gestito dallo Chef Brent Savage. Tornato nella sua Verona affianca per due anni nelle vesti di Sous Chef lo Chef Carmine Calò nella conduzione del celebre “Borsari 36”. Per amore delle sue origini e dei prodotti della sua terra decide di stanziarsi in Valpolicella dove dalla primavera del 2019 indossa il cappello di Executive Chef del “Ristorante Amistà” del “Byblos Art Hotel Villa Amistà”. Nel 2020 viene insignito della sua prima Stella Michelin, riconoscimento ottenuto grazie alla sua filosofia di preparazione e presentazione di piatti che uniscono la tradizione culinaria veneta con gli ingredienti ed i sentori della cucina orientale, che Mattia ha avuto modo di conoscere durante le sue molteplici esperienze e fondere insieme in un unico tripudio di sapori così armonioso da far dimenticare le distanze geografiche. Nel 2022 per il suo amore per la tradizione locale e l’esaltazione delle materie prime del territorio veronese in ogni suo piatto, Mattia entra a far parte del direttivo dell’Associazione Cuochi Veronese, associazione che rappresenta a livello regionale l’Unione cuochi del Veneto e sul territorio nazionale la Federazione Italiana Cuochi.